Anche io oggi sono rimasta colpita dall’immagine di Mattarella davanti all’altare della Patria ed anche io, d’impulso, ho pensato: “c’est tout”, lo condivido e condivido.
Subito dopo però, mi sono accorta che l’immagine del presidente non ha lo scopo di “avvitare” la riflessione sulla sua impeccabile istantanea ma, al contrario, dovrebbe incoraggiare alla discussione.
Ancora una volta, l’icona rischia di assorbire l’atto critico, contraendo di fatto lo sforzo intellettuale in uno sharing passivo.
La libertà è un valore ed i valori non sono scatti impolverati di sorrisi irrimediabilmente perduti.
Il 25 aprile è quel giorno in cui DOBBIAMO imporci di riflettere sul nostro ideale di libertà come pratica quotidiana, partecipata, viva!
Oggi, più di ieri e di domani, interroghiamoci sul significato mutevole di una parola tanto abusata: Libertà “forse si affina, spesso si complica, in ogni caso evolve, riconfigurandosi secondo nuovi assetti che riflettono le trasformazioni della vita civile.”
