-Alberto Ballocca-
Le creazioni di Alberto Ballocca suggeriscono ragionamenti complessi, frutto di una cultura vasta. Stupisce quindi immaginare che tali produzioni nascano da una mente così giovane. È ancora più sorprendente pensare che Alberto, a soli 27 anni, abbia maturato una saggezza artigianale tanto ampia da rendergli possibile un gioco quasi dissacrante. Nello specifico, il ragazzo accosta con libertà riferimenti antichi ed aulici a realtà contemporanee. Per mezzo della sua opera, l’artista torinese rinnova la cultura greca usando toni brillanti, restituisce vigore alla solitudine metafisica facendola emergere dai pixel televisivi. L’atteggiamento di Alberto è una rivendicazione democratica dell’arte concettuale. Il “già sentito” si rivela inaspettatamente l’ideale messaggero dell’etica contemporanea. La sensibilità dell’artista permette di intercettare nel moderno e nel passato quelle affinità che Goethe denominò “elettive”. Ovvero relazioni silenziose che non necessitano spiegazione, ma si rivelano perfette nell’intensità della loro vicinanza.
