VALERIA CALDERAN

Valeria Calderan, classe 1996, ha origini italiane.

L’artista nasce e cresce nella campagna canavesana, l’oasi verde della provincia di Torino. La bellezza del luogo d’origine è arricchita da suggestioni artistiche d’ambito famigliare. Valeria rimane infatti fortemente influenzata dalle cromie accese che caratterizzano le tele realizzate dalla nonna e dalla saggezza materica dello zio restauratore.

Inizialmente la giovane artista concentra il suo estro creativo nell’ambito musicale e fotografico: Studia pianoforte al conservatorio e frequenta un corso per migliorare i suoi scatti. Ecco che Valeria comincia a vedere la realtà in modo diverso e tenta di rivendicare la bellezza del dettaglio naturale attraverso le sue fotografie.

La curiosità spinge la ragazza italiana a spostarsi dalle terre originarie per realizzare viaggi sempre più lunghi. I territori incontaminati del Nord Europa e le culture orientali la affascinano e ispirano, le esperienze lavorative in Irlanda, Parigi ed Olanda influenzano irrimediabilmente i suoi lavori. Proprio in Olanda Valeria entra in contatto con l’illustrazione. Gli acquarelli della nuova amica Eulalia Rosa la conquistano al punto di determinare in lei una svolta creativa. Si tratta della conversione al pennello messa a punto all’arrivo in Australia. Nel 2017, infatti, l’artista si sposta in quest’isola incuriosita dalla diversità culturale di luoghi estranei ai modelli europei. Lo sguardo della ragazza è conquistato dai rossi delle terre carminie e dai blu profondi degli oceani che le proteggono.

Valeria ha voglia di tradurre tali suggestioni sulla carta attraverso l’uso della matita e del pennello scoprendo un’eccezionale attitudine al disegno. Le produzioni si moltiplicano ed estendono anche grazie al contatto con la selvaggia semplicità che caratterizza la natura e le persone del Sud America. Durante uno dei viaggi in questa terra, si avvicina in modo particolare all’artista Laerte Ramalho e con lui riflette sulla forza espressiva del colore del territorio brasiliano. 

Oggi Valeria continua a dedicarsi all’arte ma in un’ottica innovativa. la ragazza non è spaventata dal mezzo digitale e tenta di dominarlo attraverso la sua mano esperta.  Lo spettatore ha modo di confrontarsi con un raro caso in cui la creatività soggioga la macchina, piegandola al suo volere.

Il bianco ed il nero, propri del linguaggio tecnologico, riferiscono così del contrasto primordiale tra luce e ombra, gioia ed angoscia. L’arte, attraverso diverse possibilità linguistiche ed estetiche, finisce per divenire un prezioso veicolo di comunicazione, aprendo la riflessione sull’uomo di oggi. Nello specifico, possiamo considerare l’opera creativa uno specchio capace di penetrare la superficie e riflettere l’essenza dell’essere. Nietzsche seppe riflettere con intelligenza sulla dimensione artistica, questa, secondo il filoso tedesco, non può essere pessimista perché capace esclusivamente di “affermare”. Valeria, attraverso i suoi lavori, conferma tali pensieri.

L’artista italiana maneggia con capacità una moltitudine di mezzi e finisce per dare forma e voce a sensazioni inedite. Si tratta di emozioni che l’individuo contemporaneo quotidianamente tende a reprimere, ma che ora si impongono al suo sguardo attraverso l’opera d’arte.

La mia memoria è la tua e come allora vediamo le favole. Auguri cuginetta.

Tutte le opere sul sito: https://www.etsy.com/shop/valeriaillustrated/

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