Barbara Fragogna, Repulisti
Quando l’antropologa inglese Sharon Macdonald conia l’espressione Difficult Heritage ha in mente quegli “eventi del passato che hanno eco nel presente, continuando a generare conflitti”.
Questa eredità della memoria, se intesa in prospettiva individuale, può valere ad indicare quei momenti traumatici dell’esistenza, rispetto ai quali non si è raggiunta una pacifica riconciliazione.
Il motivo per cui ciascuno sfugge alla risoluzione del conflitto è il timore di reagire in modo incontrollato; la strategia con cui ci si sottrae a tali ricordi è soffocandoli, di fatto, tra le banalità del quotidiano.
Barbara Fragogna manifesta un atteggiamento ostinatamente contrario a quello descritto.
Barbara è un’artista, curatrice, editrice, ma soprattutto una donna in “rivolta”, capace di affermare la propria autenticità, sfidare con audacia i propri “Difficult Heritage” ed al contempo superare lo stereotipo della “femminista d’assalto”.
L’artista di origini veneziane avverte la sua eccezionalità dalla frequente percezione di una difesa, un ostacolo, che la “massa” frappone alla sua riflessione, come a tutto ciò che non può essere controllato e definito secondo il senso comune.
Il merito di Barbara deve riconoscersi nella sua abilità ad esorcizzare lo sconforto del rifiuto attraverso la creazione artistica.
È infatti l’opera d’arte il mezzo privilegiato con cui Fragogna confessa la propria identità a sé stessa e al “volgo”. Da questa singolare “ostensione del sé” emerge una personalità mutevole, contradditoria, capace di assecondare e cavalcare il variegato universo degli umori, sentenziando talvolta que si e talvolta que non.
L’“esaltato e cromatico io” che Barbara esibisce attraverso i suoi lavori non esige risposte, ma stimola alla riflessione. In via non dissimile dai passages di Benjamin, la mano dell’artista riconfigura lo sguardo dello spettatore sugli scenari della realtà. Da una nuova prospettiva, lo sviluppo dell’esistenza inizia a descrive ritmiche inedite, sound rinnovati, ma riecheggianti già noti bit del passato.
L’artista individua nella ridiscussione continua delle proprie e delle altrui certezze una modalità di costruzione creativa esclusiva. Si tratta di una riflessione dinamica in cui il ricordo, accumulo “inutile ma necessario” della memoria, diviene anch’esso strumento di crescita e di emancipazione dal passato.
La “vita è fatta di primavere”. Barbara conosce bene questa verità e lo testimonia l’ampio ventaglio delle sue opere sempre differenti, interpretabili “in some different levels”.
Fragogna gioca con la morte in modo ironico, “un gioco pesante di pensieri e paure”, canzona le proprie memorie scomode, rosicchia le sue ossa per accedere a nuovi stimoli. Si tratta di un atteggiamento cannibalesco che la serie dei Repulisti, evoluzioni concettuali dei lavori pittorici, riflette in modo perfetto.
La serie nasce da un inedito procedimento di rielaborazione, una vera e propria “piazza pulita” compiuta su tele “d’archivio”.
L’artista veneta distrugge parte delle opere realizzate in precedenza e ne ridimensiona di fatto il valore economico. È un gesto artistico di denuncia, rivolto alle leggi del mercato per cui le dimensioni dei lavori primeggiano tra gli indici di quotazione, mentre rimane sullo sfondo la portata concettuale ed umana della creazione artistica.
Barbara si oppone radicalmente ad una concezione tanto superficiale dell’atto creativo, si domanda e ci domanda provocatoriamente: “ma il piccolo formato vende?”.
L’eroica anti-eroina di una contestazione tutta al femminile arrotola e raggomitola la propria vicenda esistenziale con un gesto complesso, ma di disarmante semplicità. L’artista, ebbra di “un intenso impeto di passione, desiderio e amore”, dissotterra dal pesante concentrato dell’esperienza una nuova linfa vitale.
Qual è il nostro ruolo in questa destrutturazione provocatoria? Lasciarci travolgere dalle matasse di memoria, partecipare come singoli al suo “movimento di rinascita”.[i]
[i] Le citazioni (fatta eccezione per la prima) sono estratti da interviste, brevi saggi e poesie di Barbara Fragogna, i testi redatti dall’artista sono consultabili e/o acquistabili sul suo sito: https://www.barbarafragogna.com/.